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I documenti dell’Archivio Storico del Comune di Oristano

L’Archivio Storico Comunale di Oristano

Antonella Casula
 

Il Comune di Oristano possiede uno degli archivi più antichi e prestigiosi della nostra isola. Ospitato nella sede municipale del Palazzo degli Scolopi, il suo patrimonio è stato interamente censito. È disponibile per lo studio o per la semplice curiosità dei cittadini.

Non si hanno notizie su un’istituzione formale dell’archivio civico tuttavia la sedimentazione dei documenti iniziò nel 1479, data del documento più antico ancora oggi conservato. Probabilmente nei primi anni del Regno non esisteva un luogo pubblico destinato allo svolgimento delle attività istituzionali e di governo e quindi alla conservazione dei documenti della città: alcune testimonianze documentarie ci informano circa l’uso di conservare gli atti presso abitazioni private, verosimilmente nella dimora dei massimi esponenti del governo locale o del notaio civico.

Dalle richieste inoltrate al Parlamento Heredia (1554-1555) appaiono chiare la volontà e l’interesse da parte degli Amministratori cittadini di provvedere alla costruzione di una Casa de la Ciutat, nella quale svolgere le riunioni del Consiglio conservando gli atti di amministrazione.

Secondo una fonte degli anni Cinquanta del XIX secolo, la casa municipale venne inaugurata nel 1563. A questo periodo risalgono i primi elenchi descrittivi del materiale archivistico, la cui consistenza veniva annotata nei Llibres de Conçelleria all’atto del passaggio delle consegne fra le diverse amministrazioni che si avvicendavano al governo. I documenti dell’Archivio civico erano conservati all’interno di una cassa lignea, provvista di serratura a tre chiavi, le quali erano singolarmente tenute in consegna dalle massime cariche cittadine: Consigliere in Capo, Notaio e altri ancora. Un primo esempio di Inventario risale al 1555-1556; un altro esempio è presente nel registro copialettere del 1781. In età più recente, esattamente nel 1902, venne realizzata, per opera dell’archivista Silvio Lippi, una prima sommaria descrizione della Sezione Antica o preunitaria (documenti degli anni 1479-1848) senza giungere però alla redazione di un vero e proprio inventario. Lo stesso Lippi, in qualità di Direttore Capo dell’Archivio di Stato di Cagliari, nel 1927 affidò a Raffaele Di Tucci un’ispezione: da quel rapporto sappiamo che l’Archivio storico era conservato in uno scaffale ligneo e «a muro» all’interno della stanza destinata ad archivio di deposito e corrente.

Va ricordato che il primo Inventario parziale della Sezione Antica venne compilato dal professore Antonio Era dell’Università degli Studi di Sassari, su richiesta del Podestà, e pubblicato nel 1937 (Tre secoli di vita cittadina: 1479-1720 dai documenti dell’archivio civico, Cagliari, editrice Valdès). A metà del secolo scorso l’Archivio trovava posto al piano terra del Palazzo comunale (l’antico Palazzo di Città) sito in Piazza Eleonora d’Arborea, in scaffalature aperte. L’archivista municipale Nicolò Sanna ebbe il merito di redigere un inventario: riordinati i documenti più recenti per categorie e classi, produsse un elenco dettagliato della documentazione conservata.

Nel corso degli anni Sessanta gli Uffici comunali furono trasferiti nel Palazzo degli Scolopi, nell’ala già sede del Tribunale: con essi traslocò anche l’Archivio, collocato nei locali - al piano terra - dove si trova tuttora. Ampiezza e ricchezza documentaria hanno reso necessario ampliare gli spazi di deposito ricavando la Sala di studio dove è attivo il servizio di consultazione e assistenza al pubblico.

 

 

Il patrimonio documentario

Il deposito d’archivio di Piazza Eleonora conserva tutti i documenti prodotti dal periodo catalano-aragonese fino ai giorni nostri. Il documento più antico è un «privilegio» datato 12 agosto 1479 con il quale l’allora sovrano Ferdinando II sancì l’unione della Città di Oristano - e dei territori a essa pertinenti - alla corona d’Aragona, concedendole le stesse prerogative di cui godeva la Capitale, Barcellona. Le pergamene, unitamente ai documenti precedenti l’istituzione del Comune (1848) concorrono a costituire la Sezione Antico Regime. In essa sezione spicca il Llibre de Regiment, nel quale, nella seconda metà del 1500, vennero registrati tutti i privilegi e le prerogative che i sovrani catalani e spagnoli concessero alla Città, precedentemente contenuti in pergamene sciolte. La prima carta del Llibre reca una miniatura policroma in foglia d’oro raffigurante i pali di Aragona e l’aquila bicipite, simboli del potere regio. La pregevole miniatura è riprodotta anche sulla prima carta del testo attraverso un capolettera (in campo azzurro) e un motivo floreale multicolore.

I Llibres de conçellaria conservano, in serie cronologica annuale, i verbali delle sedute del Consiglio comunale, parte della corrispondenza inviata e spesso ricevuta durante l’anno amministrativo e la registrazione delle entrate e delle uscite con tanto di giustificativo.

Meritano di essere ricordati i Registri di Baliatico e quelli degli Spuri, che registrano le spese sostenute dall’Amministrazione comunale per il sostentamento dei bambini orfani o abbandonati alla nascita, così come il Libro dell’Amostassen, un piccolo quaderno cartaceo che registra i prezzi dei generi alimentari e le regole per la corretta tenuta dei mercati. Sono in fase di studio i frammenti di codice pergamenaceo di epoca medioevale che erano stati adoperati nel XVI e XVII secolo come coperta di alcuni volumi.

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Da quasi dieci anni l’Archivio sperimenta nuovi mezzi e iniziative per raggiungere e incuriosire il suo pubblico: attività per le scuole, mostre, giornate di studio e approfondimento, seminari scientifici, happening a tema. La pubblicazione del «Bollettino dell’Archivio storico comunale di Oristano» è un ulteriore, significativo strumento di studio e approfondimento, aperto alle indagini, alle riflessioni e alle analisi delle fonti e dei documenti - custoditi dall’Archivio - patrimonio prezioso della Comunità.

 

Aggiornamento: 11 novembre 2017

 

Tracce bibliografiche

Antonio Era, Tre secoli di vita cittadina: 1479-1720 dai documenti dell’archivio civico, Valdès, Cagliari 1937.

Llibre de Regiment. Facsimile e traduzione, Giampaolo Mele (ed.), ISTAR, Oristano 2007.