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IX - Il popolo e la Carta de Logu

Clara Murtas. Illustrazioni di Pia Valentinis.

 

Bera e suo padre Gosantine raggiungono finalmente il resto della famiglia. L’atmosfera serena della chiesa tranquillizza la bambina che, seduta sul pavimento, si addormenta al canto dei fedeli. Si sveglia di soprassalto quando la messa è finita e sua sorella la sta trascinando fuori. Justa ha fretta perché deve incontrarsi con il suo innamorato Furatu, che è figlio di un piccolo proprietario che alleva bovini; i due si vedono a ffura, di nascosto, perché la famiglia di lui non approva il fidanzamento.

A Bera piace molto Furatu, è simpatico e sa tante cose. La bambina gli racconta del fatto di Gavino e lui per farla sorridere dice:

- Lo sai, Bera, che anche un asino sarà giudicato perché non ha rispettato la legge: Capidulu 114 - De su molenti in lavores. Ordiniamo che all’asino trovato nei semineri sarà tagliato un orecchio, la prima volta; la seconda gli sarà mozzato pure l’altro orecchio e se vi sarà trovato di nuovo sarà catturato e consegnato al curadore del villaggio, che lo manderà senza indugio a Oristano alla nostra corte.

- E cosa gli faranno alla corte? Dice Bera, che non sa se ridere o piangere per il povero asinello.

- Non lo so – risponde Furatu, – la colpa è del suo padrone che non l’ha custodito.

- Ma se il contadino non ha fatto bene il recinto, la colpa è sua! – dice Bera con calore.

- Vedo che la sai bene la Carta de Logu! – dice ridendo Furatu. A questo punto interviene Justa:

- Certo non fa piacere far tagliare le orecchie né a un asino né alle persone, ma l’anno scorso babbo aveva lavorato tanto per coltivare la vigna, si era spaccato la schiena per dissodare il terreno, quando era già stanco del lavoro in conceria, e qualcuno ha rubato tutta l’uva addirittura prima che fosse matura.

- Non si sa se lo fanno per ignoranza o perché non vogliono rispettare gli articoli della Carta. Dice Furatu: la Juyghissa Eleonora ha scritto:

Capidulu 41 - ordinamus qui si alcuna persone isfundarit vigna aliena o pumura a ffura… pagherà dieci volte il valore di ciò che ha preso oppure, anche la giustizia prenderà qualcosa dalla sua persona…

- Chissà – dice Bera – mischinus! forse avevano più fame di noi…